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Grazie a studi immunoistochimici sull’ippocampo e sul cervelletto è stato studiato il meccanismo molecolare coinvolto in questo effetto. I dati ottenuti dimostrano che gli estratti del fungo medicinale esercitano un effetto simile al fattore di crescita neuronale (NGF) descritto da Rita Levi Montalcini, con un aumento della neurogenesi nelle aree del sistema nervoso centrale deputate alla memoria.Queste proprietà neuroprotettive possono essere la base per la ricerca di nuove molecole utilizzabili in malattie neurodegenerative che non hanno, ad oggi, strategie terapeutiche efficaci quali la demenza e l’Alzheimer.