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Il cardo mariano (Silybum marianum) è prevalentemente usato per trattare i disturbi del fegato e delle vie biliari. La silimarina, una miscela di complessi flavanoidi, è il componente attivo che protegge le cellule del fegato e dei reni dagli effetti tossici dei farmaci, compresa la chemioterapia.
Sebbene il cardo mariano non abbia alterato in modo significativo il decorso della malattia epatica cronica, ha ridotto i livelli degli enzimi epatici e ha dimostrato effetti antinfiammatori e di modulazione delle cellule T. Esiste una forte evidenza preclinica degli effetti epatoprotettivi e anticancerogeni della silimarina, inclusa l’inibizione della crescita delle cellule tumorali nelle cellule della prostata, della pelle, della mammella e del collo dell’utero. Il cardo mariano è considerato sicuro e ben tollerato, con disturbi gastrointestinali, un lieve effetto lassativo e una rara reazione allergica sono gli unici eventi avversi segnalati se assunto entro l’intervallo di dose raccomandato.
Sono necessari ulteriori studi clinici di metodologia rigorosa, utilizzando prodotti e dosaggi standardizzati e ben definiti, per valutare il potenziale della silimarina contro la tossicità epatica, le malattie epatiche croniche e i tumori umani.
ATTENZIONE: non consigliato ai soggetti ipertesi.